martedì 5 marzo 2013

Cani nella Vigna e personaggi anomali,
parte prima

Nella nostra campagna attuale di Cani nella Vigna di Vincent Baker mi sto divertendo davvero tanto. A quanto vedo e sento dai giocatori mi pare che anche loro condividano questo divertimento.
Nonostante questo mi sono nate una serie di domande, riassumibili in una sola, a cui fatico a dare risposta. Il fatto è che non ho mai giocato a Cani nella Vigna dal lato del giocatore e probabilmente non so mettermi nei loro panni.

La campagna attuale ha in gioco due Cani: fratello Ezekiah e fratello Malachia.
Entrambi i Cani fumano di nascosto e Malachia (nonostante provenga da una comunità solida) ha con sé anche una fiaschetta di whisky.
In passato mi è capitato ad avere anche al tavolo giocatori che vogliono fare Cani non vergini.

Ricordo per inciso che la Fede di Tutte le Cose nel Re della Vita vieta gli alcolici, il caffè e il tè; il fumare non è vietato, ma lo fanno solo i vecchi e sono rimproverati per questo dai loro familiari e dai Sovrintendenti.
Inoltre i Cani sono tutti rigorosamente vergini.

Quello che è venuto da chiedermi è:
È normale che i giocatori tendano a fare Cani anomali?

Visto che io non trovavo risposta alla mia domanda l’ho fatta un po’ in giro, in particolare a coloro che sapevo avevano fatto Cani anomali e a coloro che avevano più esperienza di me con il gioco dal lato del master.
Di seguito posterò la mia domanda in grassetto e la risposta del giocatore in corsivo. Tengo a precisare che i giocatori hanno risposto privatamente alle domande senza leggere le risposte altrui. I giocatori non si sono quindi influenzati tra loro leggendo le precedenti risposte.

Partiamo dalla domanda che ho fatto a Tommaso Gallo, giocatore del già citato Ezekiah.
Cosa ti ha spinto a fare un Cane fumatore?

Un cane fumatore, eh?
Penso che gli stimoli siano almeno tre:

1) L'interazione tra il ruolo del giocatore e quello del personaggio. Riflettendo sui personaggi che ho creato e giocato in questi anni, ho sempre cercato uno scambio reciproco, inserendo tratti del mio carattere, abitudini, virtù o vizi nei personaggi che ho giocato, vedendo come funziona il mio doppleganger visto dall'esterno. Si tratta di un tentativo di personalizzazione ulteriore, con valore assolutamente discutibile (qualcuno potrebbe dire che è una sciocchezza, qualcuno potrebbe approvare).

2) L'alleggerimento. Premesso che apprezzo Cani della Vigna tanto per il sistema di gioco quanto per il caleidoscopio delle situazioni che si vengono a creare, ho notato un rischio: quello di creare e gestire dei piccoli Torquemada, o di creare dei Cani così votati al dovere da assomigliare a membri del KKK o di qualche regime totalitario. In questa direzione, aggiungere al personaggio un vizio che va in contrasto diretto con quelli che sono i dettami etici e/o di costume della sua comunità, mi sembrava un buon compromesso tra la "sdrammatizzazione" del clima e la presenza di una identità umana che si trova a convivere con il ruolo che Fratello Ezekiah svolge. Un Cane fumatore può presentare un aspetto che contraddice (parzialmente) i valori che rappresenta, ma lo mette in salvo dalla tentazione di essere inflessibile sempre e comunque, e rende il personaggio più sfaccettato e complesso. Non reputo comunque che questo vizio possa rappresentare un rischio di messa in discussione del ruolo che il personaggio svolge, ma gli ricorda che - nei limiti del possibile - ha a che fare con esseri umani. Non sempre il Padrone della Vita vuole la morte del peccatore...

3) I cliché, ovviamente! L'epoca in cui è ambientato CNV è stata ben documentata da film, romanzi, fumetti e racconti, in cui il buono o il personaggio interessante di turno fumano. Quindi, perché non anche il Cane?
Passiamo a Marco Iotti, mio omonimo e giocatore di fratello Malachia:
Cosa ti ha spinto a fare un Cane fumatore e che si porta dietro una fiaschetta di whisky?

Essere Cane non può essere semplicemente dotare il Libro della Vita di un braccio armato; richiede prima di tutto un'interpretazione critica dei concetti espressi e una rielaborazione non letterale. Si inserisce in quest'ottica la concessione di alcuni vizi considerati fastidiosi e da eliminare. Il vizio rende più umana la figura del Cane, che è prima di tutto passione per la vita e solamente in secondo luogo garante dell'ordine della nazione.
Adesso passiamo ad Alessandro Bartoloni che ha scritto un'idea di personaggio per una demo di Cani nella Vigna, master Simone Micucci, a Etruscon Inverno 2013 mentre io riflettevo su questo argomento.
Alessandro voleva creare un personaggio con un passato da omicida. Simone ha poi moderato la cosa, ma comunque ero interessato a cosa aveva spinto Alessandro a pensare un passato così.
Cosa ti ha spinto a fare un Cane con un passato da omicida?

Poiché mi cimento nella realizzazione di un gioco, quando ne trovo uno nuovo da giocare cerco di mettere le sue meccaniche sotto stress-test, andando a cercare le situazioni più ostiche, improbabili ed estreme per vedere se le meccaniche reggono o se ci sono forzature. Quindi, ho provato a realizzare il personaggio più improbabile che ci fosse, per vedere se il gioco riusciva ad accoglierne anche uno del genere. Provenendo dai tradizionali, una cosa che mi sta particolarmente a cuore è l'ampiezza della scelta. Mi piace poco (o meglio, è un punto a sfavore) nei GDR esser limitati dalle meccaniche stesse di gioco: per esempio qui a Cani devo per forza essere un Cane, mi dicono. Questa è per me già una limitazione, perché magari volevo iniziare da Ateo e giocarmi in game la Conversione.
Insomma, la scelta del PG è stata soprattutto per mettere il gioco stesso alla prova e vedere come riusciva ad adattarsi.
La mia difficoltà nel capire questa tendenza a fare personaggi anomali persiste, nonostante credo che le motivazioni fornite dai giocatori interpellate siano tutte buone.
Il fatto di non aver mai avuto l’occasione di giocare dal lato dei giocatori questo gioco probabilmente è fondamentale nel non riuscire a mettermi nei loro panni.
Al momento di fare il primo personaggio in questo gioco magari capirò.

Nel frattempo, però, avevo chiesto pareri ad altri master sull’argomento e questo entrerà di diritto nella seconda parte di questo post.

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