domenica 7 luglio 2013

Qualche appunto su Kagematsu

Ieri ho provato per la prima volta Kagematsu di Danielle Lewon.
Non ne farò un resoconto perché sono state circa 6 ore di gioco molto intenso e non saprei ripercorrerle fedelmente.

Per chi non lo sapesse in questo gioco c'è Kagematsu (gestito da un giocatore femmina) che è un ronin che arriva nel villaggio dei personaggi ed è l'unica speranza che il villaggio per difendersi dalla minaccia esterna che rischia di raderlo al suolo.
I personaggi dei giocatori sono delle donne (o ragazze) che vogliono provare a sedurre Kagematsu perché lui si fermi nel villaggio e lo protegga.

Il gioco mi aveva sempre incuriosito, ma non avevo mai potuto giocarlo perché al mio tavolo (purtroppo) non ci sono ragazze.
La sessione probabilmente la più emotivamente coinvolgente in tutta la mia storia ludica e per questo devo ringraziare Giulia, Alessia e Alessandro.

Se avete la possibilità di provarlo, allora sfruttatela. Un consiglio che vi do è quello di non dividere in due la sessione se riuscite (nonostante possa risultare parecchio lunga) perché al tavolo si sviluppa un'atmosfera parecchio carica di tensione che sarebbe difficile da ricreare.

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